Il cuore della festa batte a ritmo di tradizioni culinarie, che variano da Nord a Sud.
La Vigilia (24 Dicembre)
Esempi Regionali: Il menu spazia dal capitone (anguilla) fritto o in umido nel Sud, al baccalà, alle linguine alle vongole e alle insalate di mare. L’importante è la varietà delle portate, che in alcune regioni possono arrivare a sette o persino a tredici.
Il Pranzo di Natale (25 Dicembre)
Il giorno di Natale, il pranzo è un trionfo di carni, pasta ripiena e convivialità.
Il Primo Piatto: al Nord, regnano i tortellini in brodo o gli agnolotti, mentre al Sud sono comuni la lasagna o la pasta al forno.
Il Secondo: non possono mancare arrosti (vitello, cappone o agnello) e, in regioni come la Sardegna, il famoso Porceddu (maialino arrosto).
I Dolci Immancabili
A conclusione di ogni pasto festivo, ci sono i dolci simbolo:
Panettone (di origine milanese, lievitato con canditi e uvetta) e Pandoro (di origine veronese, a forma di stella e cosparso di zucchero a velo) sono i protagonisti indiscussi.
Specialità Regionali: si affiancano a questi classici il Torrone, il Panforte senese, gli Struffoli napoletani (palline di pasta fritte e ricoperte di miele) e le Cartellate pugliesi.




